Ripercorriamo la vita e i film più belli di Vittorio Gassman, il mattatore della commedia italiana (2024)

Vittorio Gassman, classe 1922 è stato uno dei più grandi attori, sceneggiatori, registi, scrittori italiani, amatissimo dal grande pubblico per la sua indiscussa bravura e per le sue performance con i grandi della commedia italiana: Sordi, Tognazzi, Manfredi e Mastroianni. Un talento del cinema, del teatro e della televisione. Vittorio Gassman è un trofeo dell’eccellenza artistica del nostro Paese.

Vittorio Gassman, biografia

Nato a Genova in una famiglia agiata: padre ingegnere tedesco, Heinrich Gassmann, madre italiana, Luisa Ambron. A Roma arriva alla tenera età dei 6 anni e non appena completati gli studi entra nella prestigiosa Accademia Nazionale di Arte Drammatica. Menomale! Magari il suo estro sarebbe venuto fuori lo stesso, perché di tali attori così non se ne trovano molti. È nel 1943, nella compagnia di Alda Borelli a Milano che avviene il suo debutto teatrale, ma il take off della sua carriera arriva nel dopoguerra, a Roma con la messa in scena dei classici della commedia borghese all’Eliseo insieme a Ernesto Calindri e Tino Carraro. Fu un successo! Grazie alla compagnia di Luchino Visconti Vittorio Gassman consolida il suo talento e la sua gloria, sempre come interprete dei classici. Il prodigio salta da un successo all’altro durante tutti gli anni ’50. Gassman è una stella. Fondatore del Teatro d’Arte Italiano mette in scena spettacoli tentando uno svecchiamento dei classici. Innovazione e sperimentazione. Nel 1956 interpreta “Otello” al fianco di Salvo Randone. Ogni sera, i due si scambiano le parti di Otello e Jago, muovendosi con destrezza tra i ruoli, aspetto che rivela doti di particolare finezza o di consumata abilità. E mattatore perché? Gassman, ormai all’apice della fama, trionfa in un concentrato di gloria come conduttore del programma RAI, Il mattatore, agli albori del nuovo decennio, gli anni ‘60.

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Winters e Gassman

Vittorio Gassman, film

Nel ’58, Monicelli lo aveva testardamente voluto in un ruolo comico nel suo classico I soliti ignoti, nonostante le preoccupazioni dei produttori che consideravano il viso di Gassman “antipatico” al pubblico. E invece, è proprio grazie a Peppe er Pantera che Gassman inizia a tessere un legame con il pubblico, per concludere la tela nel decennio successivo. L’anno dopo esordisce nel ruolo del soldato milanese sguaiato con La grande guerra (sempre di Monicelli), al fianco del già famoso Alberto Sordi. Il film si aggiudica il Leone d’Oro a Venezia e Gassman dimostra di essere un interprete cinematografico di primo piano.

Gli stellari anni Sessanta di Gassman

Sono un successo dopo l’altro. Il sorpasso (1962) di Dino Risi, road movie nel quale Gassman è un arricchito sbruffone e cialtrone, I mostri (1963), sempre di Risi, in cui affianca Tognazzi in una serie di esilaranti episodi satirici, e soprattutto L’armata Brancaleone (1966) di Mario Monicelli, il cui protagonista, un soldato di ventura vanesio e inconcludente che parla in un assurdo italiano pseudo-medievale, è ancor oggi un beniamino del pubblico, che ispira, qualche tempo dopo, il sequel di successo Brancaleone alle crociate (1970).

Nei Settanta è acclamato il Mattatore

Nel 1974 la doppietta C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, con Nino Manfredi, Stefano Satta Flores e Stefania Sandrelli. Poi il drammatico Profumo di donna di Risi, insieme alla sensualissima Agostina Belli, premio a Cannes per l’interpretazione di un capitano dell’esercito rimasto cieco Nel 1976 è ancora successo con Signore e signori, buonanotte, di nuovo con Comencini.

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Geraldine Chaplin e Vittorio Gassman sul set di La Vie Est Un Roman

La fama internazionale

Altman lo dirige nel satirico Un matrimonio e nel fantascientifico Quintet. Paul Mazursky in La tempesta e Alain Resnais in La vita è un romanzo.

Vittorio Gassman, mogli e figli

Quante sono state le mogli di Vittorio Gassman? Tre. E i figli? Quattro, da quattro donne diverse. La prima moglie è Nora Ricci, sposata nel 1943, dalla quale è nata la figlia Paola, divenuta poi attrice di teatro. Poi Gassman sposa Shelley Winters, per la quale Vittorio vola fino a Los Angeles. Il matrimonio, durato due anni, li classifica come concubini, visto la legge che, all’epoca, in Italia vietava il divorzio. Dalla relazione con la Winters nasce la figlia Vittoria. Tornato in Italia, intraprende un turbolento rapporto con l’attrice Anna Maria Ferrero, durato 7 anni dal 1953 al 1960, mentre dal 1961 al 1963 si lega all'attrice danese Annette Strøyberg. Con Juliette Mayniel, l'attrice francese, nasce Alessandro, il conosciuto attore e regista odierno. La nascita del figlio senza matrimonio fece scandalo in Italia. Il terzo e ultimo matrimonio è con Diletta D’Andrea (ex moglie del regista Luciano Salce). Dalle terze nozze nasce Jacopo.

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Vittorio et Alessandro Gassman al festival d’Annecy

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